«Atti della presa di possesso»

livello di descrizionesottoserie
estremi cronologici1855 - 1921 , con docc. dal sec. XVI e fino al 1951
Consistenza 4.577 fascicoli
collocazioneCompendio ex monastico di Santa Croce in Gerusalemme, Roma
Storia archivistica

Agli inizi del Novecento, dagli incartamenti relativi ai conventi e ai monasteri (le Corporazioni religiose) soppressi in Italia nella seconda metà del sec. XIX furono estrapolati gli atti relativi alla presa di possesso dei beni, raccogliendoli in una apposita serie archivistica. Per gli enti dello stesso tipo nella città di Roma, esisteva già un'analoga serie distinta, formata sin dal 1873.

Descrizione

La documentazione si può grosso modo distinguere in tre gruppi:

  • per le prese di possesso avvenute nel Regno di Sardegna, nelle Marche, nell'Umbria e nel Mezzogiorno continentale (Province napoletane), in base alla legge 878/1855:
    • verbale di presa di possesso, nel quale nel quale l'inventario dei beni è articolato per categorie dall'estensore;
    • tabella di situazione economica, nella quale i dati raccolti nel verbale sono rielaborati al fine di ricostruire l'asse patrimoniale attivo e passivo di ciascuna casa religiosa e determinarne la rendita netta, informazione peraltro necessaria per fissare l'ammontare delle pensioni da riconoscersi ai religiosi degli ordini "possidenti" (cfr. r.d. 2 luglio 1855, n. 914, con cui si approva il regolamento di esecuzione della l. 878/1855);
    • tabella di ricostituzione del patrimonio, nella quale si dà conto delle trasformazioni subite dall'asse patrimoniale di ciascuna casa religiosa dal momento della presa di possesso fino al momento di entrata in vigore della successiva legge di soppressione (r.d.lgt. 3036/1866)
  • per le prese di possesso avvenute su tutto il territorio italiano in base al r.d.lgt. 3036/1866:
    • moduli compilati dai superiori o amministratori delle case religiose con dati relativi ai componenti delle medesime («Elenco modulo A»), al patrimonio mobiliare e immobiliare («Denuncia modulo B»), ai debiti contratti per forniture di generi diversi, le cosiddette «passività plateali» («Elenco modulo C»);
    • verbale di presa di possesso, compilato dagli agenti demaniali sul «modulo H», bifolio di grandi dimensioni con frontespizio, munito della data e delle firme degli intervenuti alla presa di possesso, e contenente normalmente 13 allegati o Quadri (I-XIII), nei quali si articola l'inventario dei beni (norma di riferimento: r.d. 21 luglio 1866, n. 3070 che approva il regolamento del d.lgt. 3036/1866)
  • per le prese di possesso avvenute nella provincia di Roma a partire dal 1873:
    • moduli riempiti dai superiori o amministratori delle case religiose, come quelli descritti al punto precedente;
    • verbale di presa di possesso compilato dagli agenti demaniali sul «modulo B», simile a quello già introdotto dalla legge 3848/1867 per la presa di possesso dei beni degli enti secolari soppressi, contenente 7 allegati o Prospetti (A1-A7), nei quali si articola l'inventario dei beni (cfr.: r.d. 22 agosto 1867, n. 3852 che approva il regolamento per l'esecuzione della legge 3848/1867).

Nel presente inventario archivistico si segnala la consistenza dei Quadri (qq.) e dei Prospetti (p.tti) solo nei casi in cui essa non risulta completa, ossia di 13 quadri per il verbale su modulo H, e di 7 prospetti per il verbale su modulo B. Per comodità si riporta di seguito uno schema dei medesimi documenti.

Modulo H

Modulo B

Q. I (all. 1): Fabbricato del convento: locali del convento ad uso dei religiosi; locali del convento concessi in affitto od altrimenti produttivi di rendita

Prospetto A1: Beni immobile dell'Ente. 1° Chiese ed Oratorii - 2° Beni urbani - 3° Opifizi - 4° Beni rustici

Q. II (all. 2): Immobili cioè fabbricati urbani, opifizi, orti e giardini annessi al convento e non formanti parte integrante del medesimo, terreni e fabbricati rurali annessi ed isolati


Q. III (all. 3): Mobili in genere esclusi quelli esistenti nelle chiese e sagrestie e quelli da rilasciarsi ai religiosi

Prospetto A3: Beni mobili infruttiferi dell'ente. 1° Oggetti preziosi ed arredi sacri. - 2° Libri e documenti scientifici. - 3° Monumenti ed oggetti d'arte. - 4° Ogni altro oggetto mobile di spettanza dell'Ente morale

Q. IV (all. 4): Denaro, biglietti, cartelle di debito pubblico dello Stato, provinciale, comunale, estero, azioni industriali e simili, capitali, censi, canoni, livelli

Prospetto A2: Beni mobili fruttiferi dell'Ente. 1° Denaro e biglietti di banca - 2° Cartelle di Debiti pubblici, azioni e obbligazioni industriali - 3° Capitali - 4° Canoni, censi, livelli, decime ed altre annue prestazioni attive

Q. V (all. 5): Attrezzi di campagna, bestiame, granaglie, vasi vinari, scorte e simili

Prospetto A5: Descrizione delle cose mobili esistenti nei fondi. 1° Attrezzi di campagna - 2° Macchine - 3° Bestiame - 4° Granaglie - 5° Vasi vinarj - 6° Scorte e simili

Q. VI (all. 6): Passività plateali

Prospetto A4: Passività del patrimonio dell'Ente. 1° Passività plateali - 2° Capitali mutui passivi

Q. VII (all. 7): Spese generali di amministrazione e personale relativo

Prospetto A7: Dimostrazione delle spese generali d'amministrazione e del personale relativo al patrimonio dell'Ente

Q. VIII (all. 8): Passività, pesi religiosi o di culto, capitali dovuti, annualità diverse aventi tratto successivo


Q. IX (all. 9): Elenco delle scritture, libri e registri di amministrazione, titoli di credito od altri documenti comprovanti diritto della Casa Religiosa, atti di fondazione, dotazione, aumenti di dote ed in generale di tutte le carte che formano titolo

Prospetto A6: Elenco delle scritture, libri e registri di amministrazione, titoli di credito od altri documenti comprovanti diritti, atti di fondazione, dotazione, aumenti di dote ed in genere di tutte le carte che formano titolo, relativi al patrimonio dell'Ente

Q. X (all. 10): Chiesa annessa al convento e relativa sagrestia


Q. XI (all. 11): Arredi sacri, oggetti d'arte e simili esistenti nelle chiese e sagrestie annesse


Q. XII (all. 12): Libri e documenti scientifici, monumenti ed oggetti d'arte non esistenti nelle chiese e sagrestie annesse


Q. XIII (all. 13): Mobili che si rilasciano ad uso personale dei Religiosi


 

Criteri di ordinamentoL'ordinamento è per numero di posizione del fascicolo.
Informazioni redazionaliAutore della scheda e dell'inventario: Carmine Iuozzo